L'uomo dai denti tutti ugualli

Titolo originale: The Man Whose Teeth Were All Exactley Alike

Autore: Philip K. Dick

Philip Kindred Dick: nato a Chicago nel 1928, scomparso in California nel 1982, per coincidenza lo stesso anno dell'uscita del film Blade Runner di Ridley Scott (film entrato nell'immaginario collettivo). Dalle sue opere di science fiction e dalla vena ciberpunk (ma molti critici lo considerano qualcosa in pił che un prolifico scrittore di genere) sono stati tratti anche Atto di Forza e il film spielberghiano Minority Report.

Note particolari

NON è un romanzo di fantascienza.

E' la storia di una serie di conflitti che "sconvolgono" una cittadina americana. Conflitti di natura razziale e sessuale. Ossia tra un italoamericano ed un ebreo, per l'invito rivolto ad un meccanico di colore, in una comunità protestante con un insegnante di quarta elementare ateo. Ossia un paio di conflitti assimmetrici tra mariti e consorti. Ossia un conflitto tra ricchi, borghesi, benestanti ed impiegati e quelo tra proprietari di ranch e contadini.

Nel quadro di un battibecco continuto (comico, ironico, sagace e caustico) tra persone e all'interno di una stessa persona (nel senso che P.K.D. dipinge pure i flussi di pensieri che avvolgono, disperatamente e psicomaticamente, i personaggi principali) si fa strada una storia ed una trama avvincente e sorprendente nei suoi esiti. Un labirinto con topi incapaci di trovare un'uscita, che in effetti non esiste.

Fino a tre quarti non si capisce che c'azzecca il titolo: poi il tutto si dipana e si chiarisce. Facendo esplodere il conflitto anche in dimensioni temporali remotissime. A volte il romanzo appare meglio di qualsiasi trattato di sociologia sui temi dei pregiudizi razziali e descrive anche come l'incomunicabilità tra persone intime si faccia pericolosa e distruttiva in una patina di (irrealizzabile?) normalità.